Entra nel vivo il toto-nomi sul dopo Mattarella: chi potrebbe essere il nuovo Presidente della Repubblica? Da Draghi a Cartabia, la rosa dei “candidati”.
Dopo sette lunghi anni volge al termine l’esperienza di Sergio Mattarella, che lascia il Quirinale ad inizio 2022, quando l’Italia avrà un nuovo Presidente della Repubblica. E arrivati ormai al tramonto del 2021, inizia il toto-nomi. A livello politico le pedine si muovono ma ci sono ancora tanti nodi da sciogliere. E i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Al momento esiste una rosa di candidati, una lista di nomi in corsa per la carica di Presidente della Repubblica.
Chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica: i “candidati”
Ovviamente non è corretto parlare di candidati, ma il termine aiuta ad esprimere il concetto. Stiamo parlando dei nomi caldi accostati al Quirinale nel corso degli ultimi mesi, delle ultime settimane e degli ultimi giorni.
Il Prossimo Presidente della Repubblica non sarà Mattarella
Partiamo da una certezza: il prossimo Presidente della Repubblica non sarà Sergio Mattarella, che ha già fatto sapere di non essere intenzionato ad accettare un nuovo mandato e ha già iniziato ad organizzare la sua nuova vita lontano dal Quirinale.
Mario Draghi non si espone (anche per rispetto del Presidente della Repubblica attualmente in carica)
Quello di Mario Draghi è senza ombra di dubbio il nome forte. Per molti è il favorito nella corsa al Colle, nel caso in cui dovesse decidere di prendervi parte. Al momento il Presidente del Consiglio non si è mai sbilanciato. Anzi, ha fatto sapere di trovare irrispettose le domande a riguarda. Una mancanza di rispetto innanzitutto nei confronti di Mattarella, Presidente in carica. Di fatto non è mai arrivato un no.
Il problema principale del passaggio di Draghi al Quirinale è rappresentato dal fatto che attualmente ricopre la carica di Presidente del Consiglio. Il premier, per salvare la legislatura, dovrebbe trovare un sostituto. Impresa difficile ma non impossibile.
Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica, lo scenario è meno improbabile del previsto
Nata come una suggestione, quella di Silvio Berlusconi è diventata una vera e propria candidatura. Il leader di Forza Italia è sostenuto dall’intera coalizione di Centrodestra e potrebbe raccogliere qualche altro voto dal centro. L’elezione alla prima chiamata sembra quantomeno improbabile, ma se si dovesse andare alle tornate successive la sua elezione sarebbe tutt’altro che sorprendente.
Marta Cartabia
Un nome che circola da tempo e con insistenza è quello di Marta Cartabia, figura gradita a Mattarella e a Mario Draghi. Si tratterebbe di una elezione storica: nella storia della Repubblica italiana non ci sono mai state donne al Quirinale.
Gli outsider: Letta, Casini e Amato
Letta, Casini e Amato sono nomi circolati negli ultimi giorni. Le loro possibilità sono ridotte al lumicino, ammesso che effettivamente decidano di prendere parte alla corsa al Colle.
Liliana Segre dice no
Un altro nome caldo era quello di Liliana Segre, la quale ha espressamente fatto sapere di non essere intenzionata ad accettare l’incarico soprattutto per la sua età. Stessa scelta fatta da Romano Prodi, altro nome circolato negli ultimi mesi.
Gli altri nomi in corsa
Tra i nomi in corsa c’è quello di Marcello Pera, nome gradito al Centrodestra. Spicca anche il nome di Letizia Moratti, anche lei gradita al Centrodestra. Nello scacchiere della politica un nome di peso è quello di Casellati, che con il passaggio al Quirinale lascerebbe vuota una casella preziosa, quella della presidenza del Senato.
Spostandoci verso il Centrosinistra troviamo Dario Franceschini, Paolo Gentiloni e Lorenzo Guerini. Tra i candidati c’è anche Rosy Bindi, ma la sua candidatura sembra particolarmente debole.
Tra i nomi circolati nelle ultime settimane ci sono anche quelli di Paola Severino e Sabino Cassese. Altri nomi dell’ultima ora sono quelli di Filippo Patroni Griffi ed Elisabetta Belloni.
Quando si vota
Sergio Mattarella è stato eletto alla fine del mese di gennaio del 2015 e ha giurato ad inizio febbraio. Il suo mandato termina il 3 febbraio 2022. La prima votazione è in programma il 24 gennaio.